Definizione di oro 24K

Capita spesso di leggere la denominazione oro 24k, scopriamo subito, dunque, di che cosa si tratta, se vogliamo vendere il nostro oro usato.

La lettera k è uno dei simboli con cui vengono indicati i carati, ovvero l’unità di misura della purezza degli oggetti in oro: non tutti gli articoli in oro hanno infatti il medesimo livello di purezza, e si badi bene che tale concetto non ha nulla a che vedere con quello di autenticità.

Un gioiello può assolutamente essere autentico, in quanto realizzato in vero oro, ma il suo livello di purezza può essere superiore o inferiore rispetto a quello di altri gioielli.

Nella grande maggioranza dei casi oggetti in oro quali gioielli, soprammobili o orologi non sono realizzati in oro puro, bensì in una lega metallica in cui compare anche l’oro.

Tali articoli possono essere definiti senza esitazioni degli oggetti in oro, ma per conoscerne il valore è fondamentale considerare la loro purezza.

Come si diceva l’unità di misura della purezza dell’oro e il carato, la quale suddivide la lega metallica di un oggetto in oro in ventiquattresimi, indicando appunto quante unità su 24 sono realizzate in oro.

Se si possiede un gioiello in oro 1k vuol dire dunque che è realizzato in una lega metallica composta da oro per 1/24, se disponiamo di un gioiello in oro 18k la sua lega metallica è costituita da oro per 18/24, e così via.

La massima quantità di carati individuabili in un oggetto in oro è quindi 24, e l’oro 24k corrisponde ovviamente all’oro puro, componendosi di tale metallo prezioso per 24/24.

Salvo rari casi di oggetti realizzati in oro 24k, di norma l’oro puro al 100% è individuabile esclusivamente sotto forma di lingotti.

Comprendere bene cosa si intenda per oro 24k è molto importante anche in relazione all’oro quotazione.

L’oro infatti ha una quotazione ufficiale la quale è valida a livello internazionale, ed essa fa riferimento proprio all’oro 24k; se si parla della quotazione dell’oro è interessante sottolineare anche che la medesima non è stabile nel tempo, al contrario è soggetta ad oscillazioni.

Per esattezza, la quotazione dell’oro viene determinata due volte al giorno tramite un procedimento che prende il nome di Fixing: il delicato compito di stabilire quotidianamente quale sia la quotazione ufficiale dell’oro, valutando una molteplicità di aspetti, spetta ad un ristretto gruppo di banche di importanza internazionale.

Dal momento che la quotazione ufficiale dell’oro si riferisce all’oro 24k, per determinare il valore di un oggetto in oro la quotazione deve essere rapportata non solo al peso dell’articolo, ma anche alla sua purezza, ovvero al numero di carati che lo contraddistinguono.

Ricapitolando, dunque, il valore di un oggetto in oro viene determinato da 3 parametri oggettivi, ovvero il suo peso, la sua purezza e la quotazione ufficiale di tale metallo prezioso.

Se si intende vendere un oggetto in oro a un compro oro, quindi a un’azienda regolarmente abilitata a comperare articoli in oro direttamente dai privati, è molto importante tenere bene in considerazione quanto detto, in modo da avere quantomeno un’idea di massima su quanto si possa ricavare dalla transazione.

Può accadere che, rivolgendosi a più compro oro per farsi valutare il medesimo articolo, si ricevano delle proposte economiche differenti, ma a cosa è dovuto questo?

Oltre ai 3 parametri indicati fino ad ora è in effetti necessario considerarne un quarto, ovvero lo spread praticato dal singolo compro oro.

Lo spread è una quota che l’azienda che svolge quest’attività trattiene da ogni transazione, ed è proprio in questo modo che i compro oro riescono a ricavare un guadagno dalla loro attività.

Ogni compro oro può determinare liberamente lo spread sulla base delle proprie strategie commerciali, e ovviamente il consumatore può assolutamente richiedere più valutazioni al fine di orientarsi verso il compro oro che pratica lo spread più conveniente, e che dunque è in grado di pagare la cifra più elevata.

L’unico aspetto a cui deve badare con grande attenzione chi vende dell’oro è quello di rivolgersi esclusivamente ad aziende che operano in modo regolare: un compro oro deve essere iscritto al relativo registro, inoltre deve rispettare tutte le norme vigenti nel settore per quel che riguarda l’identificazione del cliente e l’antiriciclaggio.