Un gioiello non è solo un bell’oggetto, un monile forgiato in materiale prezioso.
È anche il frutto dell’opera attenta ed ispirata di un artista vero e proprio, che ha dato vita ad una idea manipolando l’oro o l’argento, arricchendoli con pietre preziose e infondendo impegno e fatica.
Non di rado, specie in Italia, Paese cui da sempre si riconosce una straordinaria tradizione orafa, un gioiello è una piccola opera d’arte, il cui valore non si limita a quello intrinseco, legato ai materiali utilizzati, ma si accresce in relazione all’epoca di produzione, alla specifica manifattura, alla presenza di gemme.
Il mercato dei gioielli e monili antichi, d’epoca o attribuibili a grandi firme del settore, attira ogni anno migliaia di interessati, tra collezionisti, semplici appassionati o investitori attenti che conoscono bene la possibilità di lucrare sull’incremento di valore garantito da questo genere di acquisti.
Essi infatti, oltre al contenuto in metallo prezioso, che attualmente garantisce comunque un ottimo ritorno, possono contare sui listini dei collezionisti, che li valutano in base a rarità, epoca e autore.
La vivacità di questo particolare frangente del mercato orafo, è oggi aumentata dall’ingresso sullo stesso dei compro oro.
Al contrario di quanto si pensi infatti, questi esercenti non si limitano ad acquistare oro usato dai privati e a rivenderlo a banco metalli o a società specializzate nella fusione.
Accanto a questa, che resta l’attività principale, si è infatti sviluppato negli ultimi anni, un parallelo mercato di oggetti preziosi ricondizionati.
Nella maggior parte dei casi infatti, gli oggetti in oro, argento e altri metalli preziosi, che vengono acquistati dai compro oro, sono esemplari di tutto rispetto che, con una attenta opera di recupero, possono essere riportati al loro originario splendore, anche in presenza di piccoli difetti o rotture.
Non tutto l’oro quindi viene destinato a fusione.
Nella maggior parte dei casi si procede al ricondizionamento, attraverso l’intervento di artigiani orafi specializzati che collaborano con i compro oro o che spesso hanno un laboratorio annesso allo stesso esercizio commerciale.
Si comincia con la riparazione degli eventuali difetti: alla rottura di una chiusura ad esempio, o alla mancanza di un elemento decorativo andato perso, si pone rimedio con una operazione di ripristino dello stato originario che rispetta la manifattura, lo stile e i materiali originariamente utilizzati.
Successivamente ogni pezzo viene ripulito, lucidato e rimesso a nuovo, eliminando in pochi passaggi non invasivi, sia le tracce inevitabili del passaggio del tempo, qual’è ad esempio la patina opaca che segue all’ossidazione del metallo, sia i segni riconducibili ai precedenti proprietari (si pensi alle eventuali incisioni commemorative o alle dediche spesso fatte incidere dall’acquirente o dal committente del gioiello).
Al termine di questo processo il gioiello appare come completamente rigenerato.
E’ assolutamente pari al nuovo e mantiene inalterato anche il valore intrinseco legato alla preziosità dei materiali e viene rimesso in vendita con tutte le garanzie e le certificazioni private necessarie, ma ad un prezzo molo inferiore rispetto a quello di listino.
In alcuni casi il risparmio sale addirittura verso il 60 – 70%.
Non è solo il risparmio a fare del compro oro un rivenditore più che consigliabile.
Anche la straordinaria varietà che può offrire è davvero eccezionale e lo rende preferibile alla tradizionale gioielleria.
La tipologia di clienti di questi esercenti, specie in grandi città in cui è molto vivace il traffico e il passaggio di cose e persone, è tale da garantire un assortimento inimmaginabile altrove.
Presso le vetrine e le collezioni online dei compro oro si ritrovano gioielli delle epoche più diverse, vere rarità, pezzi vintage o d’antiquariato, accanto a oggetti di grandi nomi quali Cartier, Bucellati, Boucheron, Fabergè.
Non è raro rinvenire pezzi che sul mercato dei collezionisti assumono poi un valore molto alto, in quanto introvabili tramite i canali ufficiali e reperibili solo dai privati.
Allo stesso modo non è inusuale poter fare veri e propri affari e pagare al prezzo di costo un oggetto che, dopo qualche anno, frutterà il doppio, se non il triplo del proprio valore iniziale.
Il tutto mantenendo sempre la riserva di valore naturalmente data dai metalli preziosi.